giovedì 29 gennaio 2009

è da ieri che ci penso...

Tutte noi ( va beh, quelle di noi che hanno voluto celebrare il giorno della memoria) abbiamo parlato della Shoah( catastrofe) a nostro modo, ma nessuna, ad incominciare da me, ha speso una parola per coloro i quali, Italiani e non, hanno fatto qualcosa per aiutare gli oppressi..
Stamane ho fatto una piccolissima ricerca su Google, ed ho trovato quanto segue. Voglio condividere con voi queste notizie, perchè " chi salva una vita salva il mondo intero" ( Talmud)

Il termine“Giusti tra le nazioni” (Righteous Among the Nations, in ebraico: Chasidei Umot HaOlam) indica i non-ebrei che hanno rischiato la propria vita per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista, dalla Shoah. Sono oltre 20.000 i Giusti nel mondo e 417 gli italiani che hanno ricevuto sinora tale riconoscimento. Il titolo è conferito da una commissione della Suprema corte Israeliana dal 1963.


“Chi viene riconosciuto Giusto tra le nazioni, viene insignito di una speciale medaglia con inciso il suo nome, riceve un certificato d'onore ed il privilegio di vedere il proprio nome aggiunto agli altri presenti nel Giardino dei giusti presso il museo Yad Vashem di Gerusalemme. Ad ogni Giusto tra le nazioni viene dedicata la piantumazione di un albero, poiché tale pratica nella tradizione ebraica indica il desiderio di ricordo eterno per una persona cara. La cerimonia di conferimento dell'onorificenza si svolge solitamente presso il museo Yad Vashem alla presenza delle massime cariche istituzionali israeliane, ma si può tenere anche nel paese di residenza del Giusto se questi non è in grado di muoversi. Ai Giusti tra le nazioni, inoltre, viene conferita la cittadinanza onoraria dello Stato di Israele”. (da Wikipedia)

***

Nonostante le leggi razziali del '38 emanate dal fascismo e il ruolo aberrante svolto dalla Repubblica sociale di Mussolini nella persecuzione degli ebrei e nelle deportazioni, il contegno del popolo italiano (salvo poche eccezioni, soprattutto nei piccoli centri, come a Trieste) fu veramente esemplare; molti, pur consci del pericolo cui si esponevano, salvarono la vita a ebrei italiani e stranieri, nascondendoli nelle loro case; i partigiani accompagnarono alla frontiera svizzera centinaia di vecchi e bambini, e li misero in salvo.Molti ebrei trovarono rifugio e salvezza grazie alla Chiesa cattolica, nelle parrocchie e nei monasteri, loro ospitalmente aperti.

Le figure simbolo della solidarietà del popolo italiano agli ebrei sono il questore di Fiume Giovanni Palatucci e il diplomatico Giorgio Perlasca (poi riconosciuti come Giusti dallo Stato israeliano). Va ricordato anche l'eroismo del paese di Nonantola (Modena).

Buona parte di coloro che salvarono gli ebrei in Italia durante l’occupazione tedesca furono uomini e donne appartenenti alla Chiesa, e non solo quella cattolica. Susan Zuccotti cita i casi di padre Maria Benedetto a Roma; di molti parroci come don Francesco Repetto e don Carlo Salvi a Genova; don Enzo Boni Baldoni a Quara, nel reggiano; don Leto Casini e padre Cipriano Ricotti a Firenze; don Angelo Dalla Torre e Giuseppe Simioni a Treviso; monsignor Giacomo Meneghello di Firenze, monsignor Vincenzo Barale di Torino o Giuseppe Sala di Milano. Nel '43-44 Mons. Angelo Roncalli (il futuro Papa Giovanni XXIII) aiutò migliaia di ebrei a salvarsi quando era nunzio ad Istanbul. Il pastore avventista Daniele Cupertino prestò assistenza a molti ebrei a Roma.

Ma non furono i soli. Per Enrico Deaglio, il giornalista che ha raccontato per primo la vicenda del diplomatico italiano a Budapest, "il caso di Perlasca non è isolato, perchè riguarda la maggior parte dei Giusti fra i popoli, coloro che aiutarono gli ebrei durante le persecuzioni razziali, anche a rischio della propria vita".

Tra il '43 e il '45, secondo i calcoli di Michele Sarfatti, gli ebrei perseguitati che non vennero deportati o uccisi in Italia furono circa 35.000. Circa 500 di essi riuscirono a rifugiarsi nell’Italia meridionale; 5500-6000 riuscirono a rifugiarsi in Svizzera (ma per lo meno altri 250-300 furono arrestati prima di raggiungerla o dopo esserne stati respinti); gli altri 29.000 vissero in clandestinità nelle campagne e nelle città, grazie all'aiuto di tanti italiani che opposero una "resistenza non armata" alla barbarie tedesca e fascista.

Dal 1963 una speciale commissione israeliana assegna il riconoscimento di "Giusto tra le Nazioni": persone che rischiando la propria vita salvarono gli ebrei dalle mani dei nazifascisti. In tutto il mondo lo hanno ricevuto finora 17.433 persone. Gli italiani sono 297. I loro nomi compaiono sul Muro dell'Onore, nel Giardino dei Giusti della fondazione Yad Vashem, a Gerusalemme. Solo di pochi di loro si conosce la storia.

I Giusti Italiani:

Adami Ulisse & Ade
Alessandrini don Armando
Ambrostolo Emilio & Virginia
Amendola prof. Maria
Amerio Padre Pasquale
Angela Carlo
Annoni Fosco e la sorella Tina
Antolini Umberto & genitori
Antonioli don Francesco
Arnaldi dr. Rinaldo
Avenia Giacomo
Avondet Michel & Leontina
Azzurri Sperandia
Badetti Virginie
Barbieri Ostilio & Amelia
Bortolameotti don Guido Bortolameotti
Bassi Giacomo
Basso Frisini Lida
Bastianon Alessandro
Beccari don Arrigo
Bellio Gino & Elsa Poianella
Benedetti Emilia
Benedetto padre Maria
Bettin Regine & Giovanna
Bezzan Emmo & Brunilda & Lavinia
Billour Amato & Letizia
Bisogni Renato & Giovanna
Boldetti Luciana
Bonaiti Giuseppe & Luigia
Boni-Baldoni don Enzo
Bortolameotti monsignor Guido
Braccagni don Alfredo
Bracci Umberto, Lina Marchetti
Brandone Luigia, Armellino,& Domenico
Brizi Luigi e il figlio Trento
Brugnoli Luigi & Cavalca
Brunacci don Aldo
Brusasca Giuseppe
Burian prof. Anita
Busnelli, suor Sandra & Ester
Bussa don Eugenio
Cabrusa Emilia & Giorgio
Caglio Virgilio & Amalia
Caligiuri Clelia
Campolmi Gennaro
Candini Pio & Gina
Canelli Luca
Canova Alfonso
Cappello Giovanni & Luigia
Cardini Gino
Cardini Lodovico & Lydia
Carlotto don Michele
Caronia Giuseppe
Carugno Osman
Casini don Leto
Casini dr. Enzo & Maria Pia
Cassinelli Garibaldi Maria & Ciro
Castelli Filippo & Gina Frangini
Castracane Roberto
Cataneo Lydia
Cei Maria Maddalena
Cerioli Angelo, e la figlia Dina
Cicutti Lajos, e i figli Luigi & Jozsef
Citterich Mario & Lina
Coduri Elvezio & Olive Cosgrove
Comba Alfredo & Maria
Conci Ines & Aurelio
Costantini Cesare & Letizia
Costanzi Giuseppe & Elena
Crippa-Leoni prof. Lina
Cunial Fausto
Cupertino, Daniele & Teresa
Custo Emanuele & Rosetta
Daelli Alessandro
Dalla Torre don Angelo
Dalla Valle Antonio
Darmon-Valeri Pina
De Angelis Enrico
& Giuseppina Di Carlo
De Beni Benedetto
De Fiore Angelo
De Franc Benvenuto
& Carlotta Guerino
De Micheli-Tommasi dr. Ada & Mario
De Zotti don Giuseppe
Di Gori Piero & Albina
Di Grassi Sem & Maria
Di Pietro Alessandro
Dressino padre Antonio
Drigo Giuditta
Anna Bolledi (suor Emerenzia)
Ehrhard Maria Leone
Facibeni Giulio
Fagiolo monsignorVincenzo
Maria Corsetti (suor Ferdinanda)
Ferrari Anna & Giovanni
Ferrari suor Maria Angelica
Focherini Odoardo
Folcia, suor Marta
Fraccon Torquato
Frangini Amalia
Furlan Elvira
Galvani Guelfo
Garbini Antonio
Garofano Francesco & Elsa
Gatti Arturo
Gentili Mario
Ghelli Vittorio & moglie
Giorgetti Ezio
Giovannozzi Giorgio & Luisa
Giovannucci Teresa & Pietro
Girotti padre Giuseppe
Gradassi don Giulio
Grasso Luigi & Maria
Iezzi Emidio & Milietta
Isotton Ferdinando & Evangelina
Jemolo prof. Carlo Arturo
Lai Lelio & Lina Vannini
Lazzarini dr. Giacinto
Lefevre Nilde & Amedeo
Lenti Ida
Lestini Pietro, e la figlia Giuliana
Lorenzini Antonio
Maccia Guglielmo & Amelia
Magna Battista
Malan Silvia
Mancini Gustavo
Mani Antonio & Bartolomea
Mazza Giuseppe & Maria
Mecacci don Vivaldo
Meinardi Giuseppe
Melani Alfredo
Milana Agapito & Assunta (con i figli Giulia, Lidia e Angelo)
Moraldo Francesco
Moreali dr. Giuseppe
Musso Renato & Enrica
Natoni Ferdinando
Niccaci padre Rufino
Nicolini monsignor Giuseppe Placido
Oberto Luigi & Maria
Ollari Ernesto
Pace Angelo & Filomena
Palatucci dr. Giovanni
Palazzini cardinale Pietro
Pancani Leonida
Pannini Elvira
Paoli don Arturo
Pasin don Ferdinando
Perez Luigi & Sandra
Perlasca Giorgio
Perrone Lorenzo
Pesante dr. Giovanni & Angelica
Piana Ercole & Gina
Pigliapoco Attilio & Lidia
Pretti Giuseppina & Felice
Pugi Luigi
Raspino padre Francesco
Ravera Carlo & Maria
Repetto don Francesco
Riccardi Pellegrino
Richeldi don Benedetto
Richetto Carmelo & Angiola
Ricotti padre Cipriano
Rizzolio Beatrice
Roda-Boggio Clotilde
Rosadini monsignor Luigi
Rotta Angelo
Sacchi Vando & Ebe
Sacchi Ricardo & Ebe
Sala Anna
Sala don Dante
Salvi don Carlo
Santerini Mario & Lina
Supino Giuseppe
Saracco Michelina
Schivo monsignor Beniamino
Sergiani Enrico & Luigina Manzaroli
Sgatti Alessandro, Irina e Luce
Sibona Enrico
Signori Anna
Signori Gino
Simeoni don Giovanni
Soffici Dante & Giulia
Soffici Oreste & Mariana
Spada Lorenzo
Spingi Vito
Stablum Emanuele
Stortini Quirino
Tagliabue Luigi & Angela
Talamonti Adelino e il figlio Fides
Talamonti Camillo e Fernando
Fernanda
Tambini Aurelio, Aurelia,Vincenzo e Rosita
Tantalo don Gaetano
Tiburzio dr. Giuseppe
Torreggiani Fernando
Tredici Vettorio
Turrini Adele
Vaiani Caterina
Vannini Caterina
Vespignani suor Benedetta
Viale don Raimondo
Vinay Tullio
Vincenti don Federico
Virgili Daria , Virgilio, Mercedes Gianna
Wiel Alessandro & Luisa
Zanardi Luciano
Zanchi Margherita
Zara Adele

8 commenti:

Mirtilla ha detto...

e'un bellissimo post,e ti ringrazio tantissimo per la delicatezza con cui ne hai parlato ;)

Elle ha detto...

@ Mirtilla, grazie.. è solo che pensavo fosse doveroso, di fronte all' abisso, ricordare qualche sprazzo di luce ;-)

My Ricettarium ha detto...

Proprio un bel post.....
Scusami Elle noi voglio andare fuori di argomento.. ma solo ringraziarti perchè ieri mi è arrivato un certo pacchetto.... domani posterò tutto!!!!:-))))

Elle ha detto...

@ finalmente! :-))) ma non c' è mica bisogno che mi ringrazi ;-)

Kittys Kitchen ha detto...

Bel posto, fa riflettere e servirebbe a tante gente!
Grazie
Un saluto

Lo ha detto...

hai ragione...ed è un ottimo modo per alimentare la riflessione...queste eprsone che sono l'esempio che si può fare contro l'orribile devono essere ricordate! grazie tesoro!

Dida70 ha detto...

non riesco a dire altro se non che sono felica di averti conosciuta ... da quel giorno sono più ricca di tanto!!!
grazie ...

Elle ha detto...

@ kitty, grazie.. in realtà, come ha fatto giustamente notare Lo nel suo post del 27 gennaio.. sta accadendo di nuovo.. non perchè non vi sia un eccidio tale, bisogna abbassare la guardia ... un abbraccio.

@ Lo.. ti abbraccio!

@ Dida, sono io che mi sto arricchendo grazie a te... (K)