sabato 21 febbraio 2009

SGRUNT ! ( più poesia, più ricetta)

Sgrunt, sgrunt, sgrunt!!!!
Ho la febbre :-S .. quindi, niente pizza con i Reumamici. Va beh, lo so, ci saranno altre serate, considerando soprattutto il fatto che abitiamo ad un' ora circa di distanza, però.. uffi, ci tenevo tanto a rivederli!

Ok, dopo questo sfogo... volevo condividere con voi una poesia che mi piace moltissimo.
E' di un poeta egiziano, Costantino Kavafis, nato nel 1933 ad Alessandria d' Egitto.
Il titolo è "Itaca "

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.


Bellissima, vero?

Ed ora una ricettina facile facile, ma gustosa. Quest' insalata di patate la preparava sempre mia nonna, ed io e mio fratello ne mangiavamo a dismisura :-)

Lavare e lessare in acqua salata 4 patate con la buccia, partendo da acqua fredda. Pelare le patate ancora calde, tagliarle a rondelle e condirle con una salsina ottenuta mescolando tre cuchiai d' olio, un cuchiaio di aceto ( preferibilmente di mele o meglio di lamponi), 1 c. senape delicata, 2 c. panna ( perfetta anche quella di soia!), dell' erba cipollina, prezzemolo, timo, maggiorana, un pizzichino di sale e pepe.

6 commenti:

unika ha detto...

uffi mi dispiace tanto che questa febbre non ti fa fare una cosa a cui tenevi tanto:-( vabbè ma...come dici tu...ci saranno tante altre occasioni:-) un bacio e buon fine settimana
Annamaria

polpettina ha detto...

Cara Elle ti ringrazio per avermi fatto dono di questa meravigliosa poesia, mi dispiace molto che tu abbia la febbre,spero ti passi presto .Un abbraccio

carmen ha detto...

mi dispiace per la febbre, la poesia è stupenda, e la ricetta delle patate è una bontà con una salsina molto delicata un bacio

Dida70 ha detto...

ehi ma che mi combini????
mannaggia mannaggia!!!
ok però come dici tu ... non ci disperiamo ... ci sanno altre occasioni ... però uffà!!!
rigardati mi raccomando!
io sto preparando alcune cosine perchè stasera 'serata Festival' dalla mia amichetta-sorella ...
tvb
dida

Lo ha detto...

mi dispiace per la febbre...mannaggia...ti porto un premio per consolarti un po' ti abbraccio forte e buon viaggio per Itaca!

Anonimo ha detto...

Ragazze, grazie :-)
Ci saranno altre serate, e poi.. non son mica rimasta sola, c' eravate voi a farmi compagnia ;-)

@ Lo, grazie per il premio :-))