sabato 7 marzo 2009

8 marzo



C' è una persona.. una donna, una professionista.. che mi è molto cara, e che ha scritto, in un forum a cui partecipiamo entrambe, queste parole.. Le trascrivo qui, perchè credo sia giusto condividerle con voi.. per una riflessione comune.. per dirci, ancora una volta, che l' 8 marzo NON è una " festa".

"La violenza contro le donne, violenza di genere, violazione dei diritti umani.

- Aborti selettivi per sesso (preferenza per il figlio maschio ed infanticidio per le bambine)

- Matrimoni precoci forzati (di pochi giorni fa, la notizia che una bambina yemenita di 10 anni CHIEDE ed OTTIENE il divorzio. La notizia genera un' eco di dimensioni enormi, e tanti divorzi in vece dei suicidi)

- Mutilazioni genitali femminili (clitoridectomia, escissione dei genitali esterni, infibulazione)

- Prostituzione infantile

- Crimini ed omicidi per dote

- Tratta e sfruttamento sessuale

- Violenza domestica e stupro coniugale

- Delitti passionali, delitti d' onore

- Violenza sessuale e stupro ( di guerra, politico, religioso, anti- religioso, etnico- razzista, per semplice atrocità)

- Abusi sulle vedove

Vi invito a leggere quest' elenco più volte.. fatelo..."

Bene... la mia amica M. ( amica perchè abbiamo condiviso delle cose, insieme.. amica perchè, insieme al mio Amico- Amico, mi è stata vicina nel momento più atroce della mia vita, due anni fa.. amica perchè, oggi, mi sta accanto quanto e come può, e mi segue, quanto e come può, nelle cure.. amica che, forse, rivedrò, dopo quasi un anno, il 31 marzo, quando andrò a Roma alla visita dal dr Laganà, l'immunologo che mi segue insieme al dr Tirri.)
Dicevo.. la mia amica M., ha colto nel segno... come ha colto nel segno una Donna che stimo tantissimo, e che ho conosciuto grazie al mondo dei foodblogger.. Dida, che, in questo post, afferma quel che son sempre andata sostenendo, ovvero che l' 8 marzo non c' è nulla da festeggiare... c' è, forse, una " festa dell' uomo"? no, vero?.. c' è, forse, un giorno all' anno in cui un uomo, o meglio, un individuo di sesso maschile, sente il bisogno di " farsi vedere" ?.. NO.
Festeggerò.. festeggeremo.. quando non avremo più bisogno dell' 8 marzo per sentirci " DONNE".

Vorrei scrivere anche un' altra cosa.. e mi scuso con voi per questo post così lungo.. ma stiamo vivendo un periodo in cui v' è recrudescenza di violenza contro le donne.. se passate nel sito dell'UDI, troverete un comunicato stampa del 19 febbraio 2009, che vi copio, per vostra comodità, qui:

"STUPRI: Che differenza c'è?

C'è chi stupra in strada, solo perchè vuole una donna e se la prende, ed evidentemente ritiene sia suo diritto prendersela.
C'è chi la stupra per puro divertimento, anche con le riprese via cellulare!
C'è chi stupra per dispetto.

C'è chi stupra dentro casa, tanto "è roba mia"

C'è...c'è...c'è...

Il risultato per noi non cambia: rapinate nel corpo e nell'anima.

Dobbiamo continuare a condolerci e sforzarci di capire, mentre continua la mattanza ?
Dovremmo comprendere chi non ci comprende?
E contare intanto morte e ferite, con percentuali crescenti?
Magari contestualizzare razionalmente violenze domestiche e per strada, verificare quante da italiani e quante da stranieri?

Per noi non cambia,

non giustifica

e ricordiamo che l'ONU ha definito lo stupro - qualunque stupro - un atto di guerra.

Neanche questo basta?"

Ed ancora.. copioincollo da http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/esteri/scomunica-medici/scomunica-medici/scomunica-medici.html

Brasile, la Chiesa contro i sanitari che hanno interrotto la gravidanza della piccola
incinta di due gemelli dopo le violenze del patrigno. I dottori "Rischiava la vita"
Bimba di 9 anni stuprata abortisce
l'arcivescovo scomunica i medici
di ORAZIO LA ROCCA


L'arcivescovo di Recife, Josè Cardoso Sobrinho
CITTA' DEL VATICANO - Imbarazzo, rabbia, dolore, pietà, ma anche una sola incrollabile certezza: "Abortire è peccato. Sempre". Queste le prime reazioni "a caldo" colte in Vaticano alla notizia che la Chiesa cattolica brasiliana ieri ha scomunicato i medici che qualche giorno fa hanno autorizzato l'aborto ad una bambina di 9 anni rimasta incinta in seguito alle violenze sessuali subite dal patrigno da quando aveva 6 anni. "E' una tragedia grandissima, specialmente per quella povera bambina, ma la pena della scomunica andava sanzionata perché lo prevede espressamente il Codice di Diritto Canonico di fronte ad un palese caso di aborto procurato", spiegano riservatamente alla Pontificia Accademia per la Vita.

Una posizione del tutto in linea con quanto deciso il monsignore brasiliano Josè Cardoso Sobrunho, arcivescovo di Recife, il quale, nello specificare che il provvedimento non riguarda la bambina, puntualizza che il "peccato" d'aborto ricade esclusivamente sui medici e "chi lo ha realizzato - si è augurato il presule spiegando i termini del provvedimento - si spera che, in un momento di riflessione, si pentano". Mentre un gruppo di avvocati cattolici ha denunciato il caso alla giustizia.

Il patrigno della bambina, un uomo di 23 anni di cui non è stato dato il nome, si trova in stato d'arresto da giorni in un carcere dell'entroterra del Pernambuco, in seguito alla confessione di aver stuprato la piccola - la prima volta tre anni fa - e di aver abusato anche della sorella invalida di 14 anni. Alla bambina di 9 anni vengono attualmente somministrati medicinali per indurre un aborto farmaceutico alla gravidanza di due gemelli in seguito agli abusi, ricorda la stampa locale, che da giorni sta seguendo il caso. La vicenda della piccola ha diviso tra l'altro anche i suoi genitori, visto che il padre si è detto contro l'aborto, la madre invece a favore.

Critico verso il provvedimento ecclesiale, Livio Moraes, primario presso l'ospedale dell'Università di Pernambuco, che ha ricordato che la legge brasiliana "autorizza l'aborto in caso di stupro o pericolo di morte", vale a dire proprio le condizioni entro cui si è venuta a trovare la bambina violentata. Valutazione non condivisa dall'arcivescovo Sobrinho che ha risposta al primario sventolando le ragioni dogmatiche su cui a suo parere poggia la scomunica, sottolineando che "la legge di Dio è al di sopra della legge umana. Per qui, quando una norma promulgata da legislatori umani va contro la legge di Dio perde qualsiasi valore".
Meno dogmatico e più sofferto il commento di uno dei più autorevoli teologi pontifici, monsignor Piero Coda, docente alla Pontificia Università Lateranense, il quale - pur ricordando che per il credente abortire è sempre peccato - ha parole di dolore e di pietà per la piccola brasiliana. "L'aggressione subita da quella bambina - dice subito il teologo - è un crimine abominevole, gravissimo, che va punito con tempestività e severità". Ma, "pur di fronte a tanto dolore" per il monsignore "rispondere ad una tragedia con un'altra tragedia come è l'aborto è sbagliato". "Senza entrare nel merito di questo caso perché non ne conosciamo ancora tutti i termini - puntualizza prudentemente ancora Piero Coda - non possiamo mai dimenticare che per la morale cattolica l'aborto è un atto gravissimo che occorre fare tutto il possibile per evitarlo". "Altra cosa è valutare le responsabilità di chi commette un crimine tanto aberrante, persone che vanno condannane senza esitazione. Ma sarebbe meglio fare tutto il possibile - conclude monsignor Coda - per evitare di arrivare a questi drammi, con una più mirata opera di prevenzione e di aiuto per le fasce sociali più deboli ed esposte, non solo in Brasile, ma in tutto il mondo, Italia compresa".

Sul caso della bimba stuprata è intervenuto anche il ministro della sanità brasiliano, Josè Gomes Temporao, che ha accusato la Chiesa cattolica di aver adottato una posizione "estremista", "radicale" e "inopportuna" avendo deciso di scomunicare i medici che hanno fatto abortire la bambina di nove anni. "Sono scioccato per la posizione radicale di questa religione che - si è lamentato il ministro -, nell'affermare a torto di voler difendere una vita, mette un'altra vita in pericolo".
Dal Vaticano, risponde padre Gianfranco Grieco, capo ufficio del Pontificio Consiglio epr la Famiglia, presieduto dal cardinale Ennio Antonelli. "E' un tema molto, molto delicato", ma "la chiesa - ricorda il monsignore - non può mai tradire il suo annuncio, che è quello di difendere la vita dal concepimento fino al suo termine naturale, anche di fronte a un dramma umano così forte, come quello della violenza di una bimba". "L'annuncio della chiesa è la difesa della vita e della famiglia - aggiunge ancora padre Grieco - ognuno di noi deve porsi in un atteggiamento di grande rispetto della vita, anche di fronte a un dramma umano come la violenza di una bambina".
E la scomunica ai medici? "I vescovi giustamente predicano il mistero della vita - risponde il religioso - e la chiesa non può tradire il suo annuncio. L'aborto non è una soluzione, è una scorciatoia". "La scomunica significa non potersi accostare anche al sacramento della comunione e se una persona è nel peccato e non si confessa, per la chiesa - ricorda Grieco - non può fare la comunione. In questo caso i medici sono fortemente nel peccato perché sono persone attive nel portare avanti l'aborto, l'uccisione di un innocente. Sono protagonisti di una scelta di morte".
( articolo del 6 marzo 2009)



Dopo tutto ciò.. mi sento di augurarvi "buon 8 marzo", intendendo la prima parola come un " buona riflessione"..

Ah.. se proprio vogliamo fare, tutte, un' action day.. firmiamo le campagne di Amnesty International affinchè i diritti delle donne di vari Paesi del Mondo vengano rispettati.
Leggete qui..
Grazie.

Altre bloggers sentonmo questa giornata come la sento io.. ho chiesto il permesso di linkare i loro post.. appena accetteranno, se accetteranno, lo farò :-)

Parlano dell' 8 marzo come piace a me:
Dida
Susina strega del tè
Gian Maria Le Mura
Simo
Panettona
Pupina
Fiordisale
Daffy
Cindystar

10 commenti:

Dida70 ha detto...

ciao sister ... non importa se qualcuno può fraintendere ... ciò che conta è che io e te sappiamo ... ho visto che hai già linkato e hai fatto benissimo!
grazie sempre delle tue parole ... sai che mi fanno bene all'anima
tvb
buona notte ...

Anonimo ha detto...

ciao Elle,ho letto tutto di un fiato il tuo post..sono rimasta allibita nel leggere di quella povera piccola...oggi deve essere sul serio una giornata per riflettere e non per festeggiare!!!!buona domenica Tittina

Sarah FragolaeLimone ha detto...

Ciao Elle.
Mi fa molto piacere che tu mi abbia linkata. Ci sono cose che vanno dette, scritte, passate.

Anonimo ha detto...

Questa filastrocca è di Lella Costa.. ve la dedico.. e me la dedico. Leggiamola con ironia ;-) :-)

O troppo alta, o troppo bassa
Le dici magra, si sente grassa
Son tutte bionde, lei e’ corvina
Vanno le brune, diventa albina
Troppo educata, piaccion volgari
Troppo scosciata per le comari
Sei troppo colta preparata
Intelligente, qualificata
Il maschio e’ fragile, non lo umiliare
Se sei piu’ brava non lo ostentare
Sei solo bella ma non sai far niente
Guarda che oggi l’uomo e’ esigente
L’aspetto fisico piu’ non gli basta
Cita Alberoni e butta la pasta
Troppi labbroni non vanno piu’
Troppo quell seno, buttalo giu’
Bianca la pelle, che sia di luna
Se non ti abbronzi, non sei nessuna
L’estate prossima con il cotone
Tornan di moda i fianchi a pallone
Ma per l’inverno la moda detta
Ci voglion forme da scolaretta
Piedi piccini, occhi cangianti
Seni minuscoli, anzi giganti
Alice assaggia, pilucca, tracanna
Prima e’ due metri, poi e’ una spanna
Alice pensa, poi si arrabatta
Niente da fare, e’ sempre inadatta
Alice morde, rosicchia, divora
Ma non si arrende, ci prova ancora
Alice piange, trangugia, digiuna
E’ tutte noi,
e’ se stessa,
e’ nessuna.

(Alice, una meraviglia di paese)

Daffy ha detto...

Quack... ora cosa può dire un papero nero (anche di cuore), spennacchiato e pure dal pessimo carattere su un argomento del genere? ...in effetti le probabilità di uno scivolone (anche coi piedi palmati) sono elevatissime...



Alcune delle mie amiche (e fra loro le due migliori) se la sono vista decisamente "male" nel corso della loro infanzia/adolescenza... mentre io ero coccolato ed amato nel mio nido loro sono state trattate... molto diversamente, al punto che forse avrebbero preferito nascere come i cuculi... da uova deposte in nidi di altre famiglie...

Eppure sono persone deliziose, e che avrebbero meritato molto di più.

Non so come dirlo, ma non conosco un solo amico che si sia trovato nelle loro condizioni... e questo, un significato lo dovrù pure avere :(

---

Eppure, una cosa "noi" (XY) l'abbiamo in più di "voi"(XX)... abbiamo gusti INFINITAMENTE migliori dei vostri!!!

...infatti continuiamo a cercarvi :)


Daffy

Simo ha detto...

Elle grazie....se posso permettermi, questa mia carissima amica ha fatto un post sulle donne dove le immagini parlano da sole...vai a vedere...
http://crocetteinrete-mrita.blogspot.com/2009/03/scusate-non-riesco-festeggiare.html
Buona serata!

Anonimo ha detto...

grazie, simo, per la segnalazione..
e, naturalmente, grazie a voi tutte :-)
.. anche a te, papero :-)

margherita ha detto...

cosa dire?
hai detto tutto...
e siamo d'accordo!
ma perchè siamo così tante e facciamo poco rumore, almeno meno degli altri...
GRAZIE

manu ha detto...

finalmente!!! approvo tutto quello che hai scritto!!! secondo me dovrebbe essere un giorno della memoria e non una festa!!! un abbraccio buona settimana che bello il tuo post sull'africa!!! un abbraccio

Elle ha detto...

Margherita, Manu, grazie :-)
c'è una sola cosa di noi donne che non mi piace.. la mancanza di sorellanza, a volte.. però.. siamo pronte a far fronte comune, quando ce n' è bisogno.