martedì 29 settembre 2009

primo incontro con i servizi sociali

Sta continuando ad avanzare il nostro progetto di famiglia: ieri siamo andati al primo incontro coi servizi sociali.
L'incontro si è tenuto presso l'ex ospedale Santa Chiara di Nocera Inferiore, in una bella sala dei servizi di ambito.
La dottoressa ( credo che fosse una psicologa) che ha tenuto il corso, e che ci seguirà nel percorso adottivo, è piaciuta molto sia a Vito che a me, è proprio vero che, a seconda di quanto si ami il proprio lavoro, ci si ponga nei confronti dell'utente..
Abbiamo incominciato il percorso, che durerà intorno ai 4 mesi, in quattro coppie, e ci siamo affiatati sin dal primo momento, tant'è che si è deciso che, dopo il prossimo incontro, che si svolgerà il 16 ottobre alle 16.30, andremo insieme a prendere un aperitivo.
Ieri la dottoressa ci ha parlato per lo più di cosa sia l'adozione, di come sia cambiato negli ultimi anni l'istituto dell'adozione e di come, da adultocentrico, sia passato a mettere il minore, o, meglio, l'interesse del minore, al primo posto.
Ci ha proposto vari spunti di riflessione, e ci ha suggerito di acquistare un quaderno dove scrivere le domande che ci verranno in mente, che potrà essere, in futuro, una sorta di diario della "gravidanza adottiva.".
Ha parlato anche del fatto che in molti vivano con un atteggiamento di chiusura la necessità che i servizi sociali "indaghino" la coppia, ed ha sottolineato come sia preferibile, invece, essere "alleati" dei Servizi, perchè ciò semplificherà sia il periodo della verifica, sia il periodo dell'inserimento pre-adottivo.
Ha parlato della necessità di creare uno spazio emotivo per accogliere il bambino che diventerà nostro figlio, esemplificando più o meno così: "la mamma biologica vede crescere la pancia, voi dovrete creare lo spazio nella mente e nel cuore".
Ha sottolineato anche la necessità della consapevolezza che il bambino avrà ua sua propria storia alle spalle, e che è una storia di abbandono, per cui bisognerà accettare che il passaggio sia dal bisogno dell'adulto a quello del bambino.
Insomma, ha offerto tanti spunti di riflessione, ricordandoci anche che la relazione familiare che s'instaurerà tra genitori e figlio adottivo partirà da basi differenti rispetto alla genitorialità biologica.

4 commenti:

Paola ha detto...

in bocca al lupo per questo percorso coraggioso che state intraprendendo.
sono sicura che andrà tutto benissimo perchè tu e tuo marito sapete dare e dimostrare davvero tanto amore.

Dida70 ha detto...

sono molto felice per voi perchè inizia una nuova fase della vostra vita! noi tutti vi facciamo i nostri migliori auguri di vero cuore!
un abbraccione
dida e famiglie...
p.s. ammazzalo ma quanto è bravo Vito a preparare il pesce!!! complimenti!

Lo ha detto...

sarà una strada ricca di pensieri e strumenti utili...ogni parola un'opportunità per prepararsi! un abbraccio

Günther ha detto...

stai facendo una cosa molto bella, tanti auguri