Un post di Unika, oggi,

mi ha fatto trovare il coraggio di raccontarvi un po' di me..
sono ammalata di artrite reumatoide associata a malattia di Sjogren, mi segue un bravissimo medico napoletano ( straordinario per professionalità ed umanità), e seguo una terapia farmacologica piuttosto pesante: ogni giorno prendo un gastroprotettore, poi 12 mg di cortisone, poi ancora un miorilassante, poi ancora una volta a settimana faccio una chemioterapia e, il giorno dopo, assumo folina; inoltre, sempre una sola volta a settimana, prendo vit D3...
Insomma, in farmacia ci faccio la spesa ! :D:D:D:D:D
In tutta onestà, la scelta di diventare vegan è scaturita proprio dal non voler avvelenare ulteriormente il mio organismo.. ora, invece, sono sempre più convinta della necessità etica di non mangiare animali o cibi di derivazione animale... pur rispettando assolutamente la scelta di chi, al contrario, è onnivoro.
Cambiando argomento.. oggi mangio una pappa buonissima.. tenete presente che prima non amavo il cavolfiore, ma da quando ho " inventato" ( che parolone, in cucina credo che si crei nulla, ormai..) questo modo di cucinarlo, piace sia a me che al sant' uomo :D

Pasta e cavolfiore snaturalizzata

Dividere a cimette un cavolfiore e versarle in una larga padella con un cucchiaio d' olio, aglio, peperoncino. Farlo stufare un po', aggiungendo qualche mestolo di acqua calda salata, poi aggiungere passata di pomodoro abbastanza liquida ( adopero la passata fatta in casa), olive nere ( uso quelle di Gaeta), capperi salati precedentemente posti in un po' d' acqua fredda (per dissalarli) e qualche pinolo. Portare a cottura, salare e, dopo averla cotta, saltare la pasta in questo sughetto.